Sappiamo bene che l'igiene della persona, dei locali, degli indumenti e della biancheria è fondamentale per prevenire la diffusione di malattie infettive... ma... non da molto tempo!
Oggi voglio raccontarvi la storia del medico che per primo capì e parlo' dell'igiene come metodo per prevenire il diffondersi di malattie provocate da virus e batteri, circa vent'anni prima che Luis Pasteur dimostrasse la contaminazione batterica.
Stiamo parlando del dottore di ginecologia Ignac Semmelweiss, ungherese, che per il suo importante contributo alla prevenzione della Febbre puerperale, è noto anche come il salvatore delle madri.
Questo giovane medico fu ossessionato sin dall'inizio del suo assistentato dall'elevato numero di decessi per febbre puerperale nella divisione ospedaliera in cui lavorava presso l'ospedale generale di Vienna. Dopo aver formulato un paio di ipotesi errate, arrivò l'intuizione che si dimostrò fondata nel maggio del 1847: la febbre puerperale è una malattia che viene trasferita da un corpo ad un altro dai medici che praticavano le autopsie e che immediatamente dopo visitavano le donne gravide in corsia.
Nel 1846 la mortalità fra le puerpere nel reparto del giovane Semmelweiss era del 11%.
Dopo l'adozione del lavaggio delle mani con cloruro di calce e l'introduzione dell'obbligo di lavare le lenzuola sporche e cambiarle con altre pulite, nel 1847 la mortalità scese al 5% e l'anno successivo al 1%.
Adesso ci viene la pelle d'oca solo a pensare ad un medico che non lavi le mani o il pensiero di non pulire periodicamente indumenti e biancheria, ma per i tempi questa era una teoria sconvolgente, tanto che il medico venne osteggiato per tutta la vita.
La dimostrazione della contaminazione batterica fu data da Pasteur solo nel 1864.
Come dico sempre io, l'igiene è una cosa seria!
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Se vuoi saperne di più sulla storia del dottor Semmelweiss ecco il link di wikipedia